PILLOLA DEL GIORNO 65
- Camilla Bianchi

- 13 giu 2022
- Tempo di lettura: 2 min
Qualche giorno fa stavo facendo da mangiare e mentre ascoltavo della musica mi sono soffermato su due frasi che mi hanno particolarmente colpito, nonostante le avessi già sentite parecchie volte. Ne ho parlato un sabato sera con degli amici, con cui spesso commentiamo canzoni o libri che ci sono o non sono piaciute per dei motivi particolari, e sono venuti fuori degli spunti davvero belli che mi piacerebbe condividere.
“Il potere all’indifferenza, l’indifferenza che al potere fa ladri” (questa lei sicuramente la conosce già). Non è l’argomento principale di questa quarantena, ma quante volte abbiamo sentito dire frasi come “eh ma quelli che stanno al governo sono solo dei ladri, incompetenti”, oppure “ci stanno derubando”. Una cosa in comune c’è sempre; il verbo rubare, dal gotico=bottino, che sentiamo con sempre maggiore frequenza. Ma qual è il bottino che ci stanno rubando, ma in primis qual è il bottino? Saranno i nostri sogni (quelli che vorremmo realizzare), i nostri beni materiali, le persone a noi più care? Ogni cosa che riusciamo a fare nostra è a suo modo un bottino, che dobbiamo custodire fino a quando ne saremo in grado. Ma perchè quindi diciamo a chi governa che sono dei ladri se, di fatto, non vediamo concretamente qualcuno che viene a portarci via le cose; ma soprattutto, se quelle persone sono al di sopra di noi, siccome noi le abbiamo permesso di arrivarci (i loro sogni sono stati in grado di realizzarli, seppur non nelle maniere più “pulite”), ci derubano, perché dovrebbero farci questi torti. Essendo in democrazia non dovremmo avere questi tipi di problemi, scegliamo noi chi deve rappresentarci, e se dovessero esserci problematiche, queste sarebbero relative a una minoranza di gente, ma non è così.
Qui subentra la prima parte della frase, in cui spicca la parola INDIFFERENZA. Già, quante volte sentiamo dire “per me è uguale”, “non mi cambia niente”, “scegli tu”. Poi ci lamentiamo di quello che succede. Abbiamo ottenuto tramite enormi sacrifici la possibilità di esprimerci, di poter dire la nostra, ma quando abbiamo la consapevolezza di poterlo fare, tacciamo, oppure parliamo quando è ormai tardi. Questo perché l’indifferenza è il frutto del sottovalutare le conseguenze relative a certi fatti, decisioni, che avvengono durante la nostra vita, pensando che le situazioni volgano a nostro favore senza far niente.
Temiamo di essere giudicati se ci prendiamo la responsabilità di dire la nostra opinione, di essere visti come gente che si distacca dalla massa, avendo paura di essere isolati, essere stereotipati in negativo. Se alzassimo la voce, almeno ogni tanto, potremmo tranquillamente notare degli enormi cambiamenti nella vita quotidiana e, chissà, non sentir frequentemente dire le parole “ladri” e “rubare”. Il futuro dipende da noi.
Una buona notte da Alessandro e da me.
Tra i link potete scegliere una delle tre versioni delle canzone da cui proviene la frase riportata nel titolo. (rock, reggae e delirio)
1.rock https://youtu.be/lErRkxI59-o
2. Reggae https://youtu.be/tPZgKeU06gc
3. Delirio https://youtu.be/QCip3JXHurI
Prof.Bianchi




